Mah! Il portolano della mediocrità e del pensiero unico nell’arte e nel costume La struttura di questa ispida miscellanea, una sorta di giornale di bordo stilato durante la navigazione nel mare inquinato della civiltà contemporanea, si sofferma a riflettere su alcune minacce e storture dell’immenso arcipelago globale che hanno stimolato le riflessioni dell’autore. Il quadro descritto, che parrebbe una sorta di tragitto nel girone infernale del pessimismo, non è ovviamente esaustivo, ma comprende la sintesi di una visione realistica e articolata su alcuni aspetti significativi che coinvolgono il costume e l’arte, pensati e distribuiti nella presente edizione in un ordine alternato. Il percorso procede dunque a zig zag attraverso le pieghe della realtà attuale, senza un’apparente consequenzialità fra un capitolo e l’altro. Ma in realtà il filo rosso che unisce gli argomenti del libro appartiene allo stesso gomitolo di Arianna perché il labirinto della nostra epoca è costruito con gli stessi mattoni. La vacuità interiore, i modelli etico-sociali, la mediocrità e l’omologazione dei costumi e della cultura mostrano i medesimi sintomi di un malessere generale che ha moltiplicato gli effetti rovinosi già dalla comparsa, e poi dall’espansione, di un fenomeno sociale come quello della civiltà di massa. |