Il saggio ripercorre gli anni, il lavoro e le vicende dell'artista dagli esordi futuristi all'esperienza cartellonistica degli anni Venti e Trenta ricostruendo, soprattutto, la corposa produzione delle creazioni Venna. La stagione del secondo Futurismo - vissuta principalmente nell'ambito fiorentino de L'Italia Futurista, insieme a Notte, Conti, Rosai, Lega, Nannetti, ecc. - si conclude con qualche amarezza intorno al '22 per proiettarsi nell'avventura cartellonistica fino al 1937. La sintesi geometrica della lezione futurista ritrova il suo vigore formale nel mestiere pubblicitario e Lucio Venna, insieme agli autori più prestigiosi quali Cassandre, Sepo, Depero, Nizzoli, Carboni, Mauzan, Dudovich, ecc., contribuisce al rinnovamento del manifesto con alcune opere di valore internazionale.