Il volume riordina in un quadro più ampio e organico, anche alla luce di una serie di opere e documenti sostanzialmente inediti e pur nei limiti delle testimonianze artistiche attualmente disponibili, la stagione futurista di Lucio Venna degli anni compresi fra il 1913 e il 1920.
Alla luce di nuovi reperti documentali e iconografici, recentemente ricuperati, è oggi possibile ricostruire con migliore puntualità esegetica l'opera di un protagonista del gruppo fiorentino che si formò intorno a L'Italia Futurista condizionando la vicenda del secondo Futurismo italiano.
Il saggio documenta la variegata e complessa opera futurista di Lucio Venna e l'inevitabile intreccio linguistico-formale con le altre vicende del Futurismo.